Oggi vi presentiamo Atiø, un Sound Designer e Music Producer sperimentale, principalmente di Lo-Fi, Chill-hop, e Soundscape che negli ultimi due anni ha totalizzato più di 3.500.000 ascolti e più di 800.000 ascoltatori da tutto il mondo.
È anche il creatore dell’Ø Lo-Fi, un sottogenere del Lo-Fi Hip-Hop che si distacca dall’omologazione tipica di questo genere, per dare spazio all’empatia e all’ascolto non passivo.
Il suo sound è caratterizzato da vibes sognanti, astratte e suadenti, ma spesso anche tristi e distorte.
Alcune delle sue tracce hanno avuto molto successo nel panorama Lo-Fi internazionale, due esempi sono “hesa” diventata anche protagonista di diversi trend virali su TikTok che ad oggi contano diversi milioni di ascolti e views, e “volaplano” traccia omaggio a Gardaland, finita nella playlist editoriale Spotify da 450.000 followers “Focus Flow”.
Vi lasciamo di seguito la piacevole chiacchierata avuta con Antimo, aka Atiø.
Qual è il processo che porta alla creazione delle tue composizioni?
Il mio processo creativo inizia con la focalizzazione di un’emozione, un ricordo o di un vibe/mood specifico. Spesso nostalgico, chill o/e liminale, ma altre volte anche cupo e distorto. Dopodiché procedo in alcuni casi con la ricerca ed il campionamento di samples unici, che riflettano il concetto che voglio inserire nella traccia finale. Samples ambientali (detti foley) di vecchi vinili o di vecchi film. Successivamente inizio a “cucinare” il tutto cercando di dare un connotato più intimo e personale possibile. In molti altri casi, faccio a meno dei sample e mi abbandono alla totale composizione, più pura ed istintiva.
Parlando della mia traccia tributo a Gardaland, “volaplano”… Essa trae ispirazione dalle mie memorie d’infanzia e dalle emozioni vissute nel parco. Nel corso della sua creazione, ho cercato di plasmare un mix unico di serenità, ricordi e pacatezza. Ma Allo stesso tempo, ho voluto infondere anche un tocco di “goofiness,” ispirandomi all’aspetto giocoso degli aerei sonnolenti presenti nell’area di Gardaland, “Fantasy Kingdom”.
Quanto è importante la cultura pop per te e come ti aiuta a creare un’utenza che ti segue?
La cultura pop è nella quasi totalità delle volte ininfluente nel mio lavoro. Cerco sempre di creare un qualcosa che non abbia la possibilità di essere omologato, che sia autentico per me stesso e per i miei ascoltatori. Voglio, con la mia musica, togliere spazio all’ascolto passivo tipico del Lo-Fi e dare invece addito ad un immersione unica e personale quando si usufruisce della mia musica.
Immagino tu abbia tanti sogni nel cassetto, puoi rivelarci qualche progetto futuro?
Per il futuro i progetti in mente sono tanti e non solo in campo musicale… Per ora vi posso solo dire che continuerò con il progetto “Atiø”, cercando da Sound Designer e Producer di dare il mio tocco e la mia firma senza compromessi. Ad ogni modo sono aperto a collaborazioni, purché siano stimolanti e sincere.
Ti piacerebbe un giorno scrivere e comporre soundtrack per attrazioni, show o anche solo tracce strumentali per le aree di un parco?
L’idea di poter collaborare con parchi divertimento a tema suscita in me un grande entusiasmo e devo ammettere che è un mio sogno nel cassetto. La prospettiva di contribuire a creare esperienze sonore coinvolgenti e altamente immersive all’interno di questi luoghi magici, è affascinante. Sono convinto che il potere del suono possa amplificare in maniera significativa l’emozione e l’immersività delle attrazioni, regalando ai visitatori momenti indimenticabili. Sarebbe un’occasione stimolante per mettere in gioco la mia creatività e la mia passione per la progettazione sonora e per i parchi, al servizio di avventure ed esperienze di gran lunga migliori ed indimenticabili per gli ospiti.
Te lo auguriamo di cuore, grazie della chiacchierata e buona fortuna per il tuo percorso artistico!
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