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Quattordici anni fa, il 1° aprile 2011, Gardaland cambiava per sempre il panorama delle montagne russe internazionale con l’inaugurazione di Raptor, il primo Wing Coaster al mondo, un’innovazione progettata dalla rinomata azienda svizzera Bolliger & Mabillard (B&M). Un’attrazione capace di unire adrenalina, tematizzazione e un’esperienza di volo unica nel suo genere. Ma come siamo arrivati a questa rivoluzione? Ripercorriamo la storia di questo roller coaster iconico, dalla sua nascita fino ai dettagli più tecnici e scenografici che lo rendono ancora oggi una delle attrazioni più amate del parco.

Dalle foreste di Tunga al regno di Raptor

Tunga, originariamente conosciuta come “Safari Africano”, è stata una delle attrazioni storiche di Gardaland, inaugurata il 19 luglio 1975. Questo percorso acquatico conduceva i visitatori attraverso scenari africani a bordo di canoe, offrendo incontri ravvicinati con tribù indigene e animali selvaggi, creando un’esperienza immersiva nella natura africana. Al momento dell’apertura, l’attrazione era ancora in fase di completamento, con operai al lavoro visibili ai visitatori.

Nel 1998, “Safari Africano” chiuse temporaneamente per un significativo restyling. L’anno successivo, nel 1999, riaprì con il nome “Tunga: The Apeman”. Questa nuova versione presentava animatronics aggiornati, tra cui la figura di Tunga, un uomo della giungla ispirato a Tarzan, arricchendo l’esperienza con una narrazione più avvincente.

Tunga rimase operativa fino al 2009, diventando già in corso di stagione l’area di cantiere della novità 2011.

La storia di Raptor: il ritrovamento dell’uovo

La storia dell’attrazione racconta di una creatura alata e feroce, un predatore sconosciuto che, risvegliato dal suo antico sonno nelle profondità di Gardaland durante gli scavi per le nuove montagne russe, ha scatenato il caos per punire l’arroganza umana. Questo essere rapisce chiunque osi sfidarlo (da qui i sedili sospesi), trascinandolo in un volo spericolato tra foreste sterili e terre desolate.

Fin dai primi scavi, lo storytelling dell’attrazione iniziò a prendere forma e venne condiviso con i fan attraverso il ritrovamento dell’uovo della creatura. Per l’epoca, la comunicazione era innovativa, grazie a una webseries animata all’avanguardia, lanciata su un minisito dedicato, che combinava riprese dal cantiere con droni e scene interpretate da attori nei panni di scienziati incaricati di investigare il misterioso ritrovamento.

 

La tecnologia dietro al volo di Raptor

Raptor è stato il primo Wing Coaster mai costruito dall’azienda Bolliger & Mabillard, una tipologia di montagna russa in cui i sedili non si trovano sopra i binari, ma ai lati, dando ai passeggeri la sensazione di fluttuare nel vuoto. Questo innovativo layout permette un’esperienza di volo inimitabile, amplificata da inversioni spettacolari e da una fluidità di movimento tipica delle creazioni B&M.

Ecco alcune specifiche tecniche di Raptor:

  • Altezza: 33 metri
  • Lunghezza del percorso: 770 metri
  • Velocità massima: 90 km/h
  • Capacità oraria: Circa 1000 persone
  • First Drop inclinata di 65°
  • 3 inversioni: In-Line Twist, Flat spin, Zero-G Roll,
  • Near Miss Features (elementi scenografici che simulano impatti sfiorati)

 

La tematizzazione dell’area

Uno degli aspetti affascinanti di Raptor è la sua tematizzazione. L’attrazione è ambientata nell’area di un laboratorio segreto, tana di una creatura alata che ora sorvola i resti della struttura semidistrutta. I visitatori, salendo a bordo del coaster, vengono trascinati in un viaggio vorticoso nei cieli, tra rovine e strutture in bilico.

L’intera area è stata trasformata per adattarsi alla narrativa di Raptor, con edifici in rovina, recinzioni piegate e segnali di pericolo sparsi ovunque. L’atmosfera post-apocalittica è enfatizzata anche dalla vegetazione curata ma al tempo stesso incolta e da effetti sonori immersivi.

 

L’adrenalina dei Near Miss Features

Uno degli elementi distintivi di Raptor sono i Near Miss Features, ovvero oggetti scenografici che il treno sembra sfiorare a velocità elevata, aumentando la sensazione di pericolo e immersione. Tra i più iconici troviamo la torre divelta, che il treno attraversa con un passaggio strettissimo mentre percorre un overbanked a 90°, un albero spezzato a metà, che sembra sfiorare i passeggeri in volo e infine, prima di giungere ai freni finali, un sistema di cattura che tenta di bloccare la creatura mentre il treno vi sfreccia attraverso.

Questi dettagli non solo migliorano l’impatto visivo del coaster, ma amplificano la sensazione di adrenalina e coinvolgimento.

 

Il biolago: un elemento scenografico naturale

Un altro elemento distintivo di Raptor è il biolago che si trova nell’area dell’attrazione. Un biolago è una piscina naturale che utilizza un sistema di filtraggio biologico e vegetale per mantenere l’acqua pulita e cristallina senza l’uso di sostanze chimiche. A differenza delle piscine tradizionali, che dipendono da prodotti chimici come il cloro per disinfettare e pulire l’acqua, i biolaghi sfruttano il potere della natura per mantenere l’ambiente acquatico salubre. Questo tipo di lago è progettato per simulare l’equilibrio ecologico di un ecosistema acquatico naturale, in cui le piante acquatiche e i microrganismi svolgono un ruolo fondamentale nel filtrare e purificare l’acqua.

 

Effetti Speciali nei Primi Anni di Attività

Guardiamo indietro di 14 anni e non possiamo non rimpiangere gli effetti speciali che hanno reso Raptor nei primi anni di apertura molto più di un semplice coaster.
All’inaugurazione, infatti, era dotato di diversi effetti speciali che aumentavano il coinvolgimento dei visitatori. Tra questi numerosi spruzzi d’acqua ai lati del percorso acquatico, che simulavano il passaggio radente della creatura a pelo d’acqua; oppure la nebulizzazione d’acqua nel sistema di cattura, creando un muro di vapore che si andava inevitabilmente ad attraversare.

 

Un’icona di Gardaland divenuta indelebile

A distanza di quattordici anni dalla sua apertura, Raptor rimane una delle attrazioni più iconiche di Gardaland, capace di regalare emozioni forti grazie alla combinazione di un layout innovativo, una tematizzazione curata nei minimi dettagli e un’esperienza di volo unica. Un punto di riferimento per gli appassionati di roller coaster e una testimonianza della continua evoluzione del parco.

Che siate veterani di Raptor o nuovi visitatori pronti a provarlo per la prima volta, una cosa è certa: una volta a bordo, il richiamo del predatore alato vi trascinerà in un’esperienza indimenticabile.

 

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Archivio fotografico: GardalandTamTam

Ci è sembrato essere passato solo un attimo da quando, tre anni fa, ParksPlanet ha aperto le sue porte virtuali agli appassionati di parchi a tema di tutta Europa. Quel piccolo forum, nato dalla voglia di condividere esperienze e curiosità, si è rapidamente trasformato in una vera e propria community, un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano immergersi quotidianamente nel mondo dei parchi divertimenti.

Il logo celebrativo del terzo compleanno di ParksPlanet

 

Tutto è iniziato da quello, un semplice forum, un luogo dove scambiare opinioni, consigli e curiosità su parchi, spettacoli e tanto altro.
Ricordiamo poi tutta l’emozione dell’apertura del blog, con i primi articoli che esploravano le novità dei parchi più famosi, gli approfondimenti tecnici sulle aree tematiche più belle al mondo, come Rookburgh e Fata Morgana. Chi ha potuto partecipare alle prime attività del Club, supportando attivamente il nostro progetto, sa quanto sia stato speciale e importante per noi condividere la passione per questo progetto con voi durante la fase di costruzione degli sviluppi futuri.

È sicuramente con la recente nascita della ParksPlanet Academy che abbiamo raggiunto un nuovo traguardo. La nostra accademia, la prima e unica in Italia dedicata al mondo dei parchi, ha dato il benvenuto a studenti, appassionati e professionisti, offrendo un’opportunità unica di approfondire le proprie conoscenze e di confrontarsi con esperti del settore. Ovviamente, stiamo lavorando in modo da sviluppare ulteriormente il concept della Academy: ne saprete di più molto presto!

 

ParksPlanet Academy Claudio Mazzoli Marco Bressan

Foto dal ParksPlanet Academy Day del 12 ottobre 2024

 

Serviva però anche un modo di festeggiare i nostri tre anni dalla fondazione, da quel per noi così simbolico 8 novembre 2021: le novità dunque non finiscono qui!

Siamo entusiasti di annunciare ufficialmente il lancio di ParksPlanet Podcast, un nuovo progetto nato dall’idea di Luca Bezzi e che ci permetterà di raccontare le storie più affascinanti provenienti dai magici mondi dei parchi a tema.

Otto puntate, pubblicate su Spotify a cadenza quindicinale a partire da lunedì 11 novembre 2024, per un viaggio alla scoperta delle attrazioni più iconiche del mondo. Preparatevi a immergervi in un mix di narrazione e approfondimento tecnico, per scoprire i segreti che si celano dietro i coaster più adrenalinici, le dark ride più immersive e le aree tematiche più spettacolari.
Un viaggio tra passato, presente e futuro, tra aneddoti e curiosità, tra tecnica e passione.

ParksPlanet Podcast logo

In anteprima il logo di ParksPlanet Podcast

 

In questi tre anni, ParksPlanet è cresciuta insieme alla sua community. Abbiamo organizzato eventi indimenticabili, creato contenuti sempre più ricchi e coinvolgenti, e stretto salde collaborazioni con i principali attori del settore.

Ma la nostra avventura è solo all’inizio: abbiamo ancora tanti progetti in cantiere e siamo pronti a sorprendervi.

Grazie a tutti voi per aver reso possibile tutto questo. Continuate a seguirci e a far parte di questa fantastica avventura!

Tanti auguri ParksPlanet!

«If you can dream it, you can do it.»
Walt Elias Disney

Due anni sono passati da quel fantastico 8 novembre 2021, giorno in cui ParksPlanet ha aperto i battenti.

Lasciatemi (anzi, lasciateci) innanzitutto dire che se questi due anni sono stati così importanti per noi, a livello professionale e personale, è in parte dovuto anche e soprattutto a voi, che avete deciso di imbarcarvi sulla nostra grande astronave e viaggiare verso il Pianeta dei Parchi insieme al nostro equipaggio. Due anni fa il nostro marchio faceva il suo debutto lanciando un forum completamente nuovo che, pur smarcandosi completamente da tutto quanto già in circolazione online relativamente al mondo dei nostri amati parchi a tema, non aveva ancora una forma e anima vera e propria; quella è venuta da voi, e cogliamo l’occasione di questa giornata per ringraziarvi tutti, dalla prima all’ultimo. Oltre a voi, ci teniamo a usare questo spazio per ringraziare di nuovo anche i moderatori del forum di ParksPlanet che ogni giorno lavorano per voi: grazie di cuore a Enrico Mocci, Francesco Moretti e Matteo Riboldi!

Il 2024 vedrà sicuramente crescere quanto già proponiamo, come il nostro blog, ma soprattutto il lancio della nostra ParksPlanet Academy (scopri di più a questo link), un luogo fisico dove gli amanti dei parchi possano incontrare a tu per tu importanti relatori pronti, nelle vesti di insegnanti, a offrire ai presenti un’educazione specifica, approfondita e tecnica relativamente ai più diversi aspetti dell’industria dell’amusement.

Verranno riproposti anche rinnovati livelli del nostro programma dedicato ai Supporters, ParksPlanet Club, acquistabili da dicembre e ovviamente impreziositi da ricompense che non vediamo l’ora di svelarvi al più presto. Per ora, però

Buon compleanno, ParksPlanet, e che l’avventura prosegua!

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Il logo celebrativo del secondo compleanno di ParksPlanet

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«L’universo ha senso solo quando abbiamo qualcuno con cui condividere le nostre emozioni.»
Paulo Coelho

Oggi, un anno fa, nasceva ParksPlanet, il nuovo punto di ritrovo virtuale per tutti gli appassionati ed esperti del settore del Divertimento. Buon compleanno, dunque!

In questi 365 giorni abbiamo vissuto con voi un turbinio di emozioni, fatto nuove conoscenze, visitato splendidi Parchi in giro per il mondo, rafforzando sempre più l’unione e la condivisione della nostra community.

Hanno visto la luce il Forum degli appassionati, il Blog dedicato agli approfondimenti tecnici sui Parchi a tema ed il nostro Club, aperto a tutti coloro che credono nel nostro progetto e desiderano sostenerlo.

Il nostro team è carico più che mai, felice di ciò che abbiamo creato e soprattutto pronto a tutto ciò che arriverà nei prossimi mesi e anni.

Ringraziamo tutti voi, dal primo all’ultimo, per averci sostenuto e per continuare a darci la motivazione di spingerci alla ricerca di qualcosa di nuovo; un pianeta ancora tutto da scoprire.

Vi ricordiamo inoltre che potete supportare ParksPlanet con piccole donazioni entrando a far parte del nostro esclusivo ParksPlanet Club.

Buon 1° compleanno ParksPlanet! Che la prossima annata ci (vi) porti tante nuove emozioni, parchi a tema ed esperienze!

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Il logo celebrativo del primo compleanno di ParksPlanet

 

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