Preparatevi a salpare verso un mare di emozioni e a contribuire attivamente alla crescita di ParksPlanet! Siamo entusiasti di annunciare l’introduzione di nuovi piani di donazione, pensati per tutti gli appassionati di parchi a tema che desiderano far parte di questa grande avventura.
Con i nuovi piani “ParksPlanet Adventurer” e “ParksPlanet Corsair“, potrete non solo sostenere i nostri progetti, ma anche collezionare esclusivi modellini ispirati alle attrazioni più iconiche dei parchi a tema. Immaginate di avere sul vostro scaffale una fedele riproduzione in scala1:25 dei gommoni dei river rapids che vi hanno fatto urlare di gioia o della mitica barca corsara che vi ha fatto vivere un’avventura indimenticabile!
Stiamo lanciando una nuova campagna di donazioni per finanziare progetti ambiziosi e stimolanti, come il nostro ParksPlanet Podcast sempre più seguito, la community esclusiva del ParksPlanet Club e la nuovissima ParksPlanet Academy, la prima accademia italiana dedicata ai parchi a tema.
I badge virtuali riservati ai ParksPlanet Club Supporter 2025
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Sostenendo i nostri progetti, non solo contribuirai alla crescita di una community appassionata e dinamica, ma avrai anche l’opportunità di vivere esperienze uniche e collezionare oggetti esclusivi.
I nuovi piani di donazione:
Oltre ai già conosciuti piani “Club Supporter” e “Academy Supporter“, i cui importi sono rimasti invariati rispetto lo scorso anno, presentiamo due nuove avventure:
ParksPlanet Adventurer: Immergiti nel cuore dell’azione! In cambio del tuo contributo, riceverai un esclusivo modellino in scala 1:25 di uno dei gommoni più adrenalinici dei river rapids più amati. Un pezzo da collezione che ti farà rivivere le emozioni di un’avventura acquatica indimenticabile.
ParksPlanet Corsair: Svela i misteri dei mari! Diventa un vero corsaro e porta a casa il modellino in scala 1:25 della barca della water dark ride a tema pirata più famosa d’Italia. Un gioiello da esibire con orgoglio e un ricordo indelebile delle tue avventure nella storica attrazione.
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Ogni donazione, grande o piccola che sia, è preziosa e ci permette di realizzare progetti sempre più ambiziosi. Diventa un ParksPlanet Supporter e naviga con noi verso nuove scoperte!
Visita pagina web del ParksPlanet Club e scopri tutti i dettagli dei nuovi piani di donazione. Scegli l’avventura che fa per te e contribuisci a far crescere la community italiana dedicata ai parchi a tema! Con il tuo supporto, ParksPlanet continuerà a essere un punto di riferimento per tutti gli appassionati, offrendo contenuti sempre più ricchi e coinvolgenti, organizzando eventi esclusivi e creando nuove opportunità per incontrare altri appassionati come te.
https://www.parksplanet.it/wp-content/uploads/2024/12/5947216897122615964.jpg10241792Redazione ParksPlanethttps://www.parksplanet.it/wp-content/uploads/2022/12/Parksplanet_Logo_Header_B_Natale-300x123.pngRedazione ParksPlanet2024-12-08 08:00:362024-12-07 18:54:11ParksPlanet Club Supporter 2025: verso nuove avventure!
Gardaland annuncia l’arrivo per la prossima stagione 2025 – in occasione del suo cinquantesimo anniversario – di una nuova esperienzain anteprima mondiale: Animal Treasure Island.
Il logo di Animal Treasure Island, la novità 2025 di Gardaland
Il Parco Divertimenti italiano sarà il primo in tutto l’Universo Merlin a proporre la nuova Intellectual Property (IP) sviluppata da Merlin Magic Making, gli Studios creativi di Merlin Entertainments, e progettata per uno sviluppo internazionale.
“Siamo orgogliosi che Merlin abbia scelto l’Italia e Gardaland per il lancio di Animal Treasure Island” dichiara Sabrina de Carvalho, AD Gardaland, e prosegue “sarà una nuova ed immersiva esperienza adatta a tutti, caratterizzata da uno spirito avventuroso e da un’ambientazione maestosa ed accattivante”.
Con un investimento di circa 10 milioni di euro, Animal Treasure Island, la nuova IP registrata da Merlin Entertainments, leader nell’intrattenimento per famiglie numero uno in Europa e secondo operatore al mondo per numero di visitatori, coinvolgerà gli Ospiti di Gardaland in un’avventura unica ed esclusiva all’interno di una water dark ride, interamente sotterranea, con una superficie di 6000 mq, con venti nuove scene altamente coinvolgenti.
Un’immagine della water dark ride “I Corsari”, ospitata nella struttura fino ad agosto 2024.
“Animal Treasure Island fa parte di un progetto di roll out internazionale di Merlin Entertainments, che prevede di replicare l’esperienza – dopo l’inaugurazione a Gardaland nel 2025 – in altri parchi del gruppo” racconta l’AD de Carvalho. “Siamo certi che i nostri visitatori apprezzeranno questa nuova iconica esperienza basata su una avventurosa storia ricca di colpi di scena, grazie anche a tanti nuovi e originali personaggi creati dai Merlin Studios per coinvolgere i nostri ospiti in un’esperienza davvero immersiva” conclude Sabrina de Carvalho.
I protagonisti della nuova ed emozionante storia, porteranno in scena temi senza tempo come la lotta tra il bene e il male intrecciata con una coinvolgente caccia al tesoro accompagnando gli Ospiti in un’avventura ricca di pathos.
Il lancio di Animal Treasure Island si affianca ad un anno molto importante per Gardaland Resort, quello delle celebrazioni per il 50° anniversario del Parco, con un investimento pubblicitario in crescita e una strategia di comunicazione per il 2025 fortemente incentrata su questo importante traguardo, oltre che su tutte le novità del parco pensate per questo grande evento.
Il logo celebrativo del 50° compleanno di Gardaland
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Un tuffo nel passato, tra corsari e ricordi indelebili
Il 18 agosto 2024 segna una data storica per tutti gli appassionati di Gardaland. Dopo anni di avventure indimenticabili, l’amatissima attrazione “I Corsari” calerà definitivamente l’ancora, lasciando un vuoto nel cuore di grandi e piccini.
Una leggenda che ha segnato generazioni
Chi non ricorda l’emozione di scendere all’interno del galeone e lasciarsi trasportare in un mondo di pirati, tesori nascosti e battaglie epiche? Generazione dopo generazione, I Corsari sono stati un punto di riferimento per le famiglie italiane, un luogo dove i sogni prendevano vita e l’avventura era sempre dietro l’angolo.
Ricordiamo il mix di emozioni tra paura, sorpresa e stupore dei bambini che, con gli occhi spalancati, ammiravano ciò che li circondava: scenografie mozzafiato, personaggi animati e atmosfere incredibili. E quanti di noi, da adulti, hanno ripercorso con nostalgia le emozioni provate da piccoli, tornando a Gardaland per rivivere quelle magiche sensazioni?
I Corsari non sono stati solo un’attrazione, ma un vero e proprio viaggio nel tempo. Un tuffo nel mondo dell’avventura, dove fantasia e realtà si intrecciavano in un’esperienza indimenticabile.
Dalla sua inaugurazione, “I Corsari” sono stati molto più di una semplice “dark ride”. Sono stati un punto di riferimento per famiglie intere, un luogo dove creare ricordi indelebili. Quanti bambini hanno sognato di diventare coraggiosi Corsari, affrontando le tempeste e svelando i misteri dell’oceano? Quanti adulti hanno rivissuto le emozioni dell’infanzia, condividendo questa esperienza con i propri figli?
Perché “I Corsari” ci mancheranno così tanto?
La chiusura de “I Corsari” rappresenta la fine di un’era, è inevitabile provare un senso di nostalgia per un’attrazione che ha segnato la nostra infanzia e che continua a far parte della nostra storia.
Cosa ci mancherà di più? Forse l’atmosfera avvolgente, la musica coinvolgente, il nostro caro vecchio amico Sergio o il mostro marino. O forse, semplicemente, sapere di poter tornare tra quei suoni, odori e luoghi che tanto ci fanno sentire a casa, cullati dai ricordi di emozioni passate.
Questo è il rischio più grande che Gardaland si sta assumendo con il restyling (o probabile cambio di tema) dell’attrazione: i ricordi di milioni di persone.
Un addio difficile
Anche se “I Corsari” salperanno verso nuovi orizzonti, la loro eredità vivrà per sempre nei nostri cuori. Le emozioni provate a bordo delle navi corsare rimarranno indelebili, come un tesoro nascosto in ognuno di noi da custodire gelosamente.
In questi ultimi giorni di apertura, corriamo a Gardaland per un ultimo saluto a questa leggenda. Vestiamoci da Corsari, alziamo le vele e prepariamoci a vivere un’ultima avventura indimenticabile.
Seppur non siate più quelli di una volta… Beh, ci mancherete.
Un articolo scritto a più mani dallo staff di ParksPlanet, cresciuto a bordo de “I Corsari”.
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Tutto inizia intorno alle 17:00, quando il coaster Sirocco parte per un nuovo giro sopra i cieli di quello che oggi conosciamo come Walibi Belgium: l’attrazione manca di potenza proprio durante il lancio, e la velocità troppo bassa del treno di diverse tonnellate causa un blocco nel punto peggiore: al centro del loop!
È la prima volta dalla sua apertura nel 1982 che Sirocco si blocca con persone a bordo in questa posizione. Un guasto che si trasforma in un’esperienza terrificante per i passeggeri, che si ritrovano sospesi a testa in giù, in preda al panico e alla nausea per oltre 80 minuti.
Prima di approfondire svolgimento ed epilogo di questo incidente, che ha avuto un impatto significativo nella narrazione dei parchi al tempo e ha portato il parco Walibi Belgium (all’epoca ancora Walibi Wavre) sotto i riflettori internazionali, ripercorriamo la storia di questo coaster, per molto tempo attrazione emblema del parco belga.
Il Parco: Walibi Belgium
Circa 20 chilometri a sud di Bruxelles, immerso nella campagna belga, sorge il parco di divertimenti Walibi Wavre (oggi, appunto, Walibi Belgium). Nato dalla mente dell’imprenditore belga Eddy Meeùs e inaugurato il 26 luglio 1975, il parco ha subito conquistato il cuore del pubblico.
Il nome Walibi – che ora indica una catena di parchi internazionale – nasce come acronimo che deriva dalle prime due lettere dei tre comuni su cui si estende il primo parco del gruppo: Wa per Wavre, Li per Limal e Bi per Bierges. Inoltre il nome richiama il wallaby, un piccolo marsupiale australiano, e ciò ha ispirato sin da subito la scelta della mascotte del parco, un simpatico canguro.
Nel 1978 Walibi introduce per la prima volta nella storia dei parchi di divertimento il rivoluzionario concetto di biglietto giornaliero con accesso illimitato a tutte le attrazioni, un’idea innovativa che ha permesso a chiunque di vivere un’intera giornata di divertimento senza limiti.
La mappa del 1982 con la new entry “Sirocco”
Sirocco, il primo launched coaster in Europa
Verso la fine del 1981 Eddy Meeùs, il proprietario del parco, scopre per caso che il famoso produttore di montagne russe Anton Schwarzkopf ha in vendita uno dei suoi coaster della tipologia denominata “Shuttle Loop”: si trattava ai tempi di un’attrazione davvero innovativa, progettata originariamente per un parco divertimenti giapponese nel frattempo fallito. Meeùs fiuta l’occasione: immagina già le folle di persone che accorrerebbero a Walibi per provare questa nuova emozione.
Schwarzkopf, sicuro del potenziale dell’attrazione, e convinto che lo Shuttle Loop porterebbe al parco almeno 300.000 visitatori in più ogni anno, spara alto: 75 milioni di franchi belga (BEF) per l’acquisto.
Meeùs, incuriosito dalla sicurezza di queste affermazioni, fa una controproposta che sa di scommessa: 45 milioni subito, più un bonus di 30 milioni se la promessa di Schwarzkopf relativa all’incremento di visitatori si avvera.
Schwarzkopf accetta, e all’inizio del 1982 Walibi inaugura Sirocco, il primo Shuttle Loop d’Europa. Per il lancio viene realizzata una campagna pubblicitaria con spot televisivi in onda tanto sui canali belga che su quelli olandesi. Uno di questi spot si rivela un vero successo di settore, tanto da vincere il premio come miglior spot del 1982 alla convention internazionale dei parchi di divertimento negli Stati Uniti.
Anton Schwarzkopf (08-07-1924 – 30-07-2001)
Eddy Meeùs (15-12-1925 – 24-11-2001)
La stagione 1982 si svolge senza intoppi, e raggiunge un totale di 950.000 visitatori accolti rispetto al milione di presenze registrato nell’anno precedente.
Visto che l’obiettivo dei 300.000 visitatori aggiuntivi non fu raggiunto, Eddy Meeùs vince la sua scommessa con Anton Schwarzkopf, risparmiando ben 30 milioni di franchi.
Lo Shuttle Loop
Lo Shuttle Loop è una varietà di montagne russe in acciaio progettato da Reinhold Spieldiener della Intamin e prodotto da Anton Schwarzkopf. Tra il 1977 e il 1982 furono realizzate 12 installazioni in 22 parchi diversi, contando anche i numerosi trasferimenti di alcune di queste attrazioni.
La prima installazione risale appunto al 1977 con il “King Cobra”di Kings Dominion (Richmond, Virginia). In Europa il primo Shuttle Loop fu proprio Sirocco, inaugurato nel 1982 a Walibi Belgium. L’attrazione poteva ospitare fino a 1.300 persone l’ora operando con un solo treno di sette vetture, ciascuno con quattro posti a sedere, per un totale di 28 passeggeri.
Lo Shuttle Loop ebbe un grande successo all’epoca, ma oggi ne restano nel mondo solo 5 esemplari. Il tempo e l’evoluzione delle tecnologie hanno portato alla nascita di montagne russe sempre più elaborate e spettacolari, relegando lo Shuttle Loop a un ruolo di pioniere nostalgico del genere.
I dettagli tecnici
Lo Shuttle Loop, il cui nome significa letteralmente «navetta ad anello», è un tipo di montagne russe a circuito aperto, in cui il treno percorre dunque parte del percorso in entrambi i sensi di marcia, in avanti e poi all’indietro.
Queste montagne russe di solo 220 metri di lunghezza funzionano con un sistema ingegnoso e adrenalinico: il treno viene lanciato fino a raggiungere gli 85 km/h in soli 2 secondi grazie al sistema “flywheel“. Questo sistema rotante immagazzina e rilascia energia cinetica, sottoponendo i passeggeri a una forza di 4,5 G. Le prime versioni invece utilizzavano un sistema di lancio “weight drop”, ovvero a caduta di peso, con un peso di 40 tonnellate che rilasciava energia cadendo da una determinata altezza.
Il lancio “Flywheel” è ottenuto dall’azionamento di una ruota, che funge da volano, fatta girare da un motore elettrico. Questo volano gira liberamente, disconnesso dal resto dell’attrazione grazie a un sistema di frizioni. Una volta raggiunta la massima velocità di rotazione, l’attrazione è pronta per partire. L’operatore, dalla sua postazione, attiva la frizione, collegando gradualmente il volano a due altre ruote su cui è avvolto un cavo. Il cavo inizia a girare, imprimendo una spinta graduale al treno (per evitare un avvio troppo brusco) e lo conduce verso il loop. Le vetture affrontano poi una salita inclinata di 70 gradi fino ai 42 metri di altezza, dove perdono velocità e iniziano la discesa a marcia indietro. Percorrono dunque lo stesso percorso al contrario, affrontando un’altra salita inclinata all’altra capo del tracciato, da cui ridiscendono in avanti per ritornare in stazione.
Lo schema di Shuttle Loop
Il sistema di lancio “FlyWheel”
L’incidente del 1997
E poi succede. Il treno di Sirocco non ha raggiunto una velocità adeguata, e si arresta proprio nel punto peggiore possibile: in pieno loop. I passeggeri rimangono bloccati sulle sedute dalle safety bars, mentre inizia un calvario che dura più di un’ora e mezza. Impossibile muovere il treno immediatamente, né in avanti né indietro; esso si trova in perfetto equilibrio nel loop, completamente bloccato. Fortunatamente, le barre di sicurezza hanno funzionato perfettamente, proprio come previsto dai costruttori.
I pompieri arrivano presto, ma il loro intervento è complicato: non sono in grado di sbloccare i passeggeri in sicurezza. La manovra è pericolosa, svolgendosi a più di 20 metri di altezza; il rischio è dato dal fatto che, in caso di sblocco, tutte le barre sono studiate per aprirsi contemporaneamente, facendo in un caso simile cadere tutti dal treno.
Dalla Germania arrivano dunque dei tecnici in elicottero per sbloccare manualmente i verini di sicurezza. Usando una gru, il treno viene spinto e fatto discendere lentamente con i suoi 26 sfortunati passeggeri, dopo circa novanta minuti di incertezza. Nove persone vengono portate in ospedale per osservazione, ma senza alcun sintomo grave (per la maggior parte si registrano solo dei gran mal di testa dovuti alla tensione).
Tutto questo avviene sotto gli occhi di tutti gli emittenti belga che trasmettono le immagini in diretta, riportate ben presto dalle televisioni di tutto il mondo.
Un’indagine ha rivelato che una parte del sistema di sicurezza delle Shuttle Loop si ruppe al momento del lancio del treno, e a causa di questo guasto la velocità del treno di Sirocco non fu sufficiente per compiere adeguatamente tutte le figure che compongono il percorso, causandone quindi l’improbabile arresto in cima al loop. Secondo le teorie del costruttore, il treno non avrebbe mai dovuto raggiungere quell’altezza in caso di velocità non corretta e normalmente sarebbe dovuto scendere autonomamente verso la stazione.
Dopo un mese di interventi da parte del produttore e continui, numerosi controlli da parte degli enti preposti, l’attrazione fu infine riaperta. Contrariamente a quanto si poteva temere, Sirocco continuò a riscontrare un grande entusiasmo da parte del pubblico, che anzi accorse in massa per (ri)provare l’attrazione divenuta famosa per il guasto nel giro di poche settimane.
Anno 1999: Sirocco diventa Turbine
Sirocco, inaugurato nel 1982 come classico roller coaster completamente all’aperto, generò fin da subito un notevole disturbo per i residenti delle case circostanti il parco. A causa delle numerose lamentele raccolte negli anni, nel 1999 Walibi Belgium decise di intervenire con lavori di insonorizzazione che comportarono la copertura di una significativa parte del tracciato. In seguito a questa modifica, l’attrazione venne rinominata Turbine.
L’esterno dei nuovi edifici che contenevano Turbine erano stati realizzati ispirandosi al tema industriale: in essi fu nascosto anche il grande e ormai celebre loop.
Grazie a questa modifica, il parco riuscì a ridurre l’impatto acustico dell’attrazione da 60 a 50 decibel. Inoltre, i supporti furoni riempiti di sabbia per una maggiore stabilità. L’area di lancio e l’intero loop sono stati immersi nell’oscurità e illuminati da effetti di luce stroboscopica indoor, offrendo ai visitatori un’esperienza completamente nuova e coinvolgente.
Il treno di Turbine in stazione
La struttura indoor di Turbine
L’edificio che ospita il loop
Il loop all’interno
Nell’ottobre 2008, un guasto al sistema di Turbine rese l’attrazione inutilizzabile. Dopo 27 anni di attività, con all’attivo oltre 13.600.000 visitatori, la direzione del parco prese la difficile decisione di chiuderla. Nessun produttore era più in grado di fornire i pezzi di ricambio necessari per la riparazione.
Il parco valutò due opzioni: rinnovare l’attrazione o sostituirla con una nuova, magari più adatta alle famiglie, utilizzando anche l’edificio già esistente. Fortunatamente, tanto per motivi finanziari quanto per la forte risposta nostalgica del grande pubblico degli ospiti del parco verso Turbine e la sua storia, la scelta cadde sul rinnovamento.
Il ritorno della mitica attrazione fu accolto con grande entusiasmo sia dai più giovani che dai loro genitori, che avevano conosciuto e amato il mito shuttle loop Sirocco già negli anni ’80.
Anno 2013: la rinascita
Dopo quattro anni di attesa e lavori di ristrutturazione, il 13 luglio 2013 Turbine ha riaperto al pubblico con il nuovo nome di Psyké Underground.
In questa terza versione anche le due salite dell’attrazione sono state coperte per ridurre al minimo l’impatto acustico, rendendo il coaster un’esperienza completamente indoor.
La rinomata azienda tedesca Gerstlauer fu al timone di questo grandioso rinnovamento.
Novità salienti:
Nuovo treno:
Peso: 10 tonnellate
Capacità: 28 passeggeri
Sistema di sicurezza: lap bar
Sistema di lancio:
Completamente rinnovato da Gerstlauer
Tecnologia magnetica LIM (Linear Induction Motor)
Le vecchie parti meccaniche del sistema di lancio furono integrate nell’arredamento della coda
I disegni tecnici del treno
I concept del treno
Il concept della struttura
La nuova veste della struttura
Le salite al coperto
Una nuova esperienza
Un’esperienza sensoriale da brivido attende oggi i visitatori di Walibi Belgiun. Il treno di Psyké Underground li condurrà in un vortice di emozioni, avvolgendoli nell’oscurità più totale di un tunnel sotterraneo. Il percorso al chiuso e completamente buio amplifica le sensazioni di vuoto e disorienta i più.
Dopo aver attraversato il loop, l’oscurità avvolge ancora il viaggio mentre il treno si inerpica verso uno dei due tubi che culminano a 45 metri di altezza, e la successiva drop al contrario, anch’essa affrontata completamente al buio, disorienta nuovamente i guests e scatena un’ondata di adrenalina.
Diversi effetti speciali sono disseminati lungo il percorso per aumentare il tasso di brividi. Una proiezione 3D di un mostro emerge dal nulla all’interno del loop, con una sequenza diversa ad ogni passaggio del treno. Pipistrelli in resina traslucida, illuminati da effetti di luce fluorescente, creano un’atmosfera inquietante nei tunnel.
Una colonna sonora elettronica accompagna l’intera avventura, amplificando le emozioni e creando un’esperienza davvero unica.
La nuova versione dell’attrazione si immerge in un mondo psichedelico in puro stile Walibi. All’esterno, i visitatori incontreranno una serie di negozi in stile urban e fantasy, in particolare uno da cui acquistare finti biglietti per l’attrazione, la facciata di uno strano hotel e una società di fuochi d’artificio (Pyro Technics Inc.). Il pre-show si svolge a “Fabulous”, una città sotterranea situata a “Shimmeria”, un mondo abitato da chimere. Le chimere sono il frutto di un tentativo da parte di Walibi di sviluppare nuovi personaggi attorno alla mascotte, un’operazione che non ha avuto molto successo con il pubblico, nonostante le speranze riposte nel progetto dalla catena oggi proprietaria del parco, La Compagnies des Alpes (che possiede anche il celebre e ottimo Parc Asterix francese). Prima di imbarcarsi, i passeggeri sono accolti per esempio dalla mascotte Vita Drakovitz, non proprio popolarissima.
Vita Drakovitz
Anno 2025: il futuro… E il ritorno di Turbine!
Nel 2025, una nuova area tematica sbarcherà nel parco belga: “Dock World”.
Ispirata all’atmosfera dei magazzini e degli edifici portuali, Dock World ospiterà un nuovo coaster, il log-flume “Flash-Back” rivisitato e ovviamente l’iconico Shuttle Loop, il quale, dopo oltre 40 anni, tornerà alle sue origini con il nome di Turbine. L’area sarà arricchita con decorazioni ed effetti speciali in linea con il tema portuale, creando un’esperienza immersiva e colorata adatta a più visitatori.
I concept della nuova area
I concept della nuova area
Concept di Turbine
Concept di Turbine
Il render 3D della nuova Dock World
Immagini prese da: walibi.be, germanculture.com.ua, @Vers l’Avenirs.net, worldwide.espacenet.com, advalas.be, wikipedia
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https://www.parksplanet.it/wp-content/uploads/2024/03/34.jpg6151200Diego V.https://www.parksplanet.it/wp-content/uploads/2022/12/Parksplanet_Logo_Header_B_Natale-300x123.pngDiego V.2024-03-15 08:06:222024-03-15 13:59:55Sirocco: la storia di un coaster “highlander”